Distribuzione
In Italia è presente il genere Phlebotomus (vedi foto) che comprende 7 specie di interesse sanitario, oltre al genere Sergentomyia, che però non è di interesse sanitario dato che attacca e si nutre solo di animali eterotermi (cosiddetti “a sangue freddo”).
Biologia
Il ciclo di sviluppo comprende gli stadi di uovo, larva, pupa e adulto. Avvenuto il pasto ematico, la femmina matura le uova che dopo 8-9 giorni vengono deposte in screpolature della pavimentazione, in scantinati, tane di roditori e in generale dove è presente un elevato tasso di umidità e dei detriti organici. Ogni deposizione è composta di diverse decine di uova, che dopo circa una settimana si schiudono e le larve iniziano a nutrirsi della frazione organica presente. Lo sviluppo completo dell’insetto avviene dopo un mese circa, il tutto condizionato dalla temperatura e dall’umidità ambientale.
Alimentazione
I maschi si nutrono di nettare dei fiori e melate prodotte dagli afidi, mentre le femmine sono ematofaghe e si nutrono del sangue di mammiferi come il cane e l’essere umano.
Pericoli per la salute
Oltre al fastidio dato dalla puntura di questo insetto, che si manifesta sull’uomo come bolle infiammate più o meno pruriginose, i pappataci sono vettori di tre agenti patogeni responsabili di altrettante malattie come la Leishmaniasi, la cosiddetta “febbre dei pappataci” e la Bartonellosi.
Habitat e Comportamento
Gli adulti hanno attività principalmente crepuscolare e notturna, con picchi verso mezzanotte e all’alba, e restano molto vicini ai focolai larvali. Il resto del giorno viene trascorso in angoli freschi e bui delle abitazioni, cantine, asperità del suolo e all’aperto tra la vegetazione e i cavi degli alberi.